I nazisti li abbiamo combattuti in tutte le salse. Dalle ricostruzioni storiche più fedeli, alle declinazioni mistico/horror, passando per quelli fantascientifici. Il lugubre fascino delle uniformi SS ha sedotto generazioni di sviluppatori tuttavia non possiamo dimenticare come il capostipite dei giochi ammazza svastiche sia uno solo: il mitico Wolfenstein. Oggi, dopo un paio di reboot non proprio esaltanti, Bethesda ha finalmente trovato la quadratura del cerchio, affidando a MachineGames l’ardito compito di riportare in vita le avventure del soldato William B.J. Blazkowicz. Un nuovo ordine si è affermato, quello di Wolfenstein: The New Order.

Il ragazzo è invecchiato ma le svastiche continuano a non piacergli

Il ragazzo è invecchiato ma le svastiche continuano a non piacergli

Gli sviluppatori, anziché cercare per l’ennesima volta aggiornare la formula classica del castello pieno di nazisti pazzi da sconfiggere, hanno deciso di prendere una strada diversa, spostando la vicenda trent’anni avanti, siamo più o meno nel 1960, e immaginand...