Peccando di pignoleria, verrebbe da dire che Unfolded tradisce la splendida idea di fondo che diede vita al bellissimo Tearaway originale. Non tanto perché questo porting, che porting non è, dimostri ancora una volta quanto PS Vita, nonostante il suo nome, sia in realtà una console già bella che trapassata. Il motivo è un altro, più sottile, persino romantico.

Tearaway era, lo è anche adesso beninteso, una splendida e toccante storia che parla di un contatto: quello tra Iota, frusciante protagonista del gioco, e il Tu, l’utente che pad alla mano dovrà guidarlo sino a fargli recapitare il messaggio contenuto nella busta che ne costituisce la testa, il cervello, l’anima stessa. Sembra di parlare di un altro grande gioco, pubblicato sempre su un portatile: quel Contact di Goichi Suda, che mettendo in stretta relazione Terry, il Professore e il videogiocatore stesso, per l’appunto, avvalendosi di una trama apparentemente scontata, sapeva far scaturire significati e insegnamenti profondi. C...