C’è un motivo per il quale la serie Senran Kagura, i cui titoli sono sviluppati da Tamsoft e pubblicati da Marvelous, è arrivata ad essere nota anche in Occidente, dopo l’ottimo successo commerciale riscontrato nella terra natìa, il Giappone. E quel motivo non è il gameplay, non è la particolarità dell’esperienza di gioco, non è il comparto grafico. Il motivo inizia e finisce con una parola: tette. Senran Kagura è la più gaudente celebrazione delle rotondità femminili, anteriori in primis, anche posteriori in verità, un festival degli airbag che certo solletica i bassi istinti del giocatore, mettendogli di fronte eroine dalle forme esageratamente prorompenti, che si ritrovano quasi sempre con le loro grazie in mostra (ma mai in topless e nemmeno ignude), ma è proprio quell’esagerazione a fare la differenza, quell’esasperazione che rende il tutto molto poco erotico e decisamente ilare, visti poi anche i toni degli episodi della saga, riconducibili a quelli ...