Al lancio di Xbox One, Ryse: Son of Rome tentò di concentrare tutto quello che la console di casa Microsoft avrebbe dovuto offrire, esibendo un comparto grafico veramente da nuova generazione e tentando di sfruttare le allora sbandierate caratteristiche della macchina, su tutte quel Kinect che poi sappiamo aver fatto una triste fine. Uno splendido biglietto da visita, rivelatosi poi effettivamente poco più che tale, mostrandosi bene, benissimo, ma non portando con sé contenuti di rilievo. E come era il gioco allora, lo è ancora oggi, nella sua versione PC, ulteriormente migliorata sul versante tecnico, immutata nel gameplay, per un risultato che non si discosta da quello della sua prima incarnazione.

Ryse: Son of Rome è una storia di vendetta, quella portata avanti dal centurione romano Marius Titus nei confronti degli uccisori della sua famiglia, in un contesto storico che è riprodotto in maniera molto libera, piuttosto che fedele, conced...