Diciamolo senza giri di parole: Pirate Warriors 3 non solo aggiunge ben poche novità rispetto ai predecessori, ma è un gioco che si potrebbe tranquillamente completare premendo solamente il tasto deputato all’attacco base. È ripetitivo, scarsamente profondo, dannatamente facile, pedissequamente tradizionalista. Più di ogni altra cosa, è tremendamente divertente, incredibilmente assuefacente. Ogni musou, del resto, stimola istinti mai totalmente sopiti, celati in ognuno di noi: a chi non piacerebbe dare una lezione a centinaia di avversari che si oppongono ai nostri propositi? A chi non regalerebbe immensa soddisfazione conquistare, lentamente ma progressivamente, un lembo di terra dopo l’altro, fino ad estendere il proprio domino e controllo su tutto il campo di battaglia?

Il gameplay di One Piece: Pirate Warriors 3 potrebbe riassumersi così: abbattere orde di sgherri e appropriarsi di ogni area dell’ambientazione sino allo scontro con il boss di fine livello. La tiritera va avanti, pr...