Esordire nel campionato dei “grandi”, dopo high school e college, non è facile per niente. Cambiano i ritmi di gioco, gli schemi da eseguire senza incertezze si moltiplicano, gli allenamenti crescono d’intensità, la fisicità di ogni sconto, il numero stesso delle partite, aumenta esponenzialmente.  In questo senso NBA 2K16 è una simulazione praticamente perfetta. Cestisticamente parlando, non è solamente quanto di più realistico si possa esperire davanti al televisore con un pad: sa anche regalare le vibrante e sconfortante sensazione di sentirci dei novellini, dei perfetti “noob”, incapaci e inadatti nel calcare un parquet, per quanto virtuale sia.

Dopo l’edizione di qualche anno fa dedicata a Michael Jordan, la guest star di questa iterazione è Spike Lee: regista statunitense pluripremiato, tifoso sfegatato dei New York Knicks. La sua arte, il suo contributo effettivo, prende le forme della rinnovata modalità Carriera. Nonostante un potente editor vi darà modo di personalizzare le fa...