The Legend of Zelda: Majora’s Mask, o di come il megafono dei videogiocatori abbia raccontato per anni un gioco che non è, abbia dipinto come un mezzo incubo un titolo lontano da questa definizione, abbia inquadrato come lo Zelda oscuro un episodio della serie tutto sommato canonico nella sua declinazione concettuale ed artistica. E allora The Legend of Zelda: Majora’s Mask 3D,la sua riedizione per Nintendo 3DS, è l’occasione perfetta per apprezzare il titolo così com’è, senza le devianti chiacchiere che ne hanno accompagnato la storia e contaminato la natura.

E’ normale che nei primissimi minuti di gioco anche la sola esistenza di un indicatore che segna impietoso il passare delle ore, l’esaurirsi di quei tre fatidici giorni nei quali Link deve salvare la terra di Termina, provochi inquietudine nell’animo di un giocatore abituato ad una serie che ha ben altri ritmi, che non ha mai avuto il tempo come variabile, che non ha mai condito l’e...