Con il reboot datato 2013 la serie Tomb Raider è tornata di fatto a ricoprire un ruolo di prim’ordine all’interno del panorama videoludico mondiale, e questo grazie non solo ad una rielaborazione del gameplay, ma anche del personaggio stesso di Lara Croft. Il giocatore infatti non si è trovato più dinanzi ad un soggetto fortemente sessualizzato e stereotipato: è stato scelto di rendere la bella archeologa più umana, modificandone l’aspetto e concentrando i maggiori sforzi sulla definizione del suo carattere. A conti fatti la scommessa di Crystal Dynamics si è rivelata senza dubbio vincente ed ha spinto Square Enix a commissionarne un seguito. Non è finita qui però: sempre nell’ottica di rilanciare il brand il team di sviluppo ha ben pensato di colmare il vuoto tra il primo ed il secondo capitolo pubblicando un nuovo episodio dello spin-off multiplayer Lara Croft, ambientato questa volta nel suggestivo Egitto. Il Guardiano della Luce, questo il nome del precedente titolo, si era rivelat...