In Space We Brawl è un gioco magico. Non stringessimo tra le mani l’avveniristico DualShock 4, con il suo speaker integrato, gli accelerometri e il touch-pad, stenteremmo a credere di non essere caduti in qualche buco spazio-temporale e di aver viaggiato a ritroso nel tempo.

Fermandoci un attimo a guardare i presenti che si contendono il controller per partecipare alla partita successiva, sembra di essere tornati indietro di almeno quindici anni. C’è chi riproduce il suono dei laser con la bocca, chi simula con la mano le acrobazie del proprio vascello, chi abbozza un’infantile scenata dopo l’ennesimo game over anticipato. Quattordicenni in una vecchia sala giochi, intenti a vivere il medium senza dirette su Twitch o auricolari per comunicare con qualcuno che si trova dall’altra parte del mondo. Eppure qui ci sono diversi capelli bianchi, quando i capelli ci sono ancora, e lo schermo verso cui si riversano tutte le attenzioni è un modernissimo LCD ultrasottile.

In Space We Brawl screenshot

In Space We Brawl –...