Voi ve li ricordate i grandi GDR degli anni ‘90 e dei primi anni 2000? Quei titoli in visuale isometrica, spesso lunghissimi, dove anche solo l’esplorazione di una biblioteca o di un palazzo poteva impiegare ore ed ore? Giochi come Baldur’s Gate, Planescape Torment, Neverwinter Nights o Icewind Dale. Bioware, all’epoca, era la regina incontrastata del genere, la signora del d20, lo studio più titolato del mondo. Negli anni successivi, però, i ragazzi canadesi hanno deciso di sperimentare qualche novità, allontanandosi dai giochi di ruolo classici. La trilogia di Mass Effect rappresenta il culmine massimo di questa fase e, nel bene o nel male, ha incarnato un pezzo di storia della scorsa generazione di console. La saga di Dragon Age, invece, non ha avuto la stessa fortuna, i due episodi usciti su Playstation 3 e Xbox 360 non sono riusciti a convincere critica e fan, oscillando pericolosamente fra una sorta di ritorno alle origini e la volontà dello studio di gettarsi mani e piedi nel ge...