Yonder: The Cloud Catcher Chronicles
di Prideful Sloth
18 luglio 2017
Yonder: The Cloud Catcher Chronicles è una produzione morbida, leggerea, spensierata, che fin dai primi momenti di gioco rende ben chiaro al giocatore quali saranno i suoi toni, quale la natura di un’esperienza videoludica totalmente aliena ad alcuni degli elementi che si accompagnano, generalmente, all’avventura open world, genere al quale il lavoro di Prideful Sloth comunque appartiene: l’assenza di una barra della salute sull’hub testimonia l’assenza di ogni forma di combattimento, ed è sicuramente questa la differenza di maggior rilievo con la maggior parte dei congeneri, ma manca anche qualunque espediente o invenzione possa rendere più complesso l’attraversamento del mondo di gioco stesso. Si tratta di un titolo semplice nella sua impostazione, fruibilissimo, che rifugge la complessità e sceglie la rilassatezza assoluta, quella che lo rende ideale per il giocatore meno smaliziato o per l’amante di esperienze à la Harvest Moon o Stardew
Un open world pacifico: la recensione di Yonder: The Cloud Catcher Chronicles
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