Non è una semplice operazione atta a mascherare la solita progressione annuale di numeri e anni quella che Milestone ha operato con Valentino Rossi The Game, ponendo dietro il carismatico, simpatico, sportivamente leggendario volto del campione di Tavullia quella che è a tutti gli effetti l’edizione 2016 di MotoGP. Avrebbe potuto farlo, ottenere con uno sforzo minimo il massimo dei risultati, ovvero dare una parvenza di novità al consueto appuntamento con la simulazione motoristica a due ruote; e invece il gioco è qualcosa in più, un po’ omaggio un po’ sperimentazione, che punta forte sulla sostanziosa offerta ludica. Il cuore, quello che spinge carburante nel motore, è sempre quello però, ed è il motivo per cui Valentino Rossi The Game non riesce comunque a decollare, nonostante le sue qualità.

Nel tributare un omaggio al campione Milestone non si è trattenuta, per la gioa del giocatore ma soprattutto dell’appassionato sportivo, di coloro che la domenica si rit...