E’ difficile affermare con decisione che The Tomorrow Children sia videogioco, piuttosto che un mero esperimento. Un videogioco sperimentale no? No, semplicemente perché manca, alla produzione di Q-Games e SIE Japan Studio, quel grado di coerenza, profondità del gameplay e solidità dell’offerta ludica atto a renderlo un’opera compiuta. Si tratta di un titolo particolare, certamente, interessantissimo nelle sue premesse, ma che fallisce in maniera abbastanza chiara nel proporre un’esperienza di gioco intrigante, soddisfacente, godibile. Si nasconde sotto la sua direzione artistica, sotto le sue singolari atmosfere, ma appena si solleva la coperta quello che c’è sotto è davvero poco.

La distopia pseudocomunista che dona carattere al gioco è, probabilmente, quanto più funziona del videogioco. Si viene catapultati senza troppe premesse in un mondo strano, nel quale il vuoto domina uno spazio sporcato, qua e là, da piccolissime macchie, le città, città che odor...