The Crow’s Eye
di 3D2 Entertainment
20 marzo 2017
Sulle prime, si ha la netta sensazione di essere piombati in una sorta di sequel spirituale, quasi un reboot, di Amensia. L’accendino, unico strumento per farsi largo nell’oscurità, è al suo posto, così come la totale incapacità del protagonista di questa drammatica avventura di ricordarsi dove si trovi, cosa debba fare e tanto meno chi sia. Non manca nemmeno il pazzo squilibrato che, in filodiffusione, conferma il sospetto avuto sin dal primo secondo passato con il pad tra le mani: poco a sorpresa, siete prigionieri in una struttura abbandonata da anni, alla mercé di un vecchio professore d’università, desideroso di costringere l’anonimo eroe a partecipare ad un gioco malato e perverso.
In questo espediente narrativo, insomma, c’è un pizzico di Saw, ormai cliché di un certo genere di racconti ed opere, comunque ancora efficace per introdurre e giustificare il confuso errare del malcapitato di turno, in un edificio pieno di pericoli, minacce, eventualmente creature mostruose.
No...
Un’avventura grafica, tutta enigmi e indizi da scovare, dalle tinte vagamente horror: la recensione di The Crow’s Eye
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