Salt And Sanctuary
di Ska Studios
15 marzo 2016
Per scovare le origini di Salt and Sanctuary, ben prima di citare Dark Souls, sarebbe necessario scavare nel passato di Ska Studios: minuscolo team di sviluppo con sede a Washington, che conta all’attivo una coppia di designer e uno sparuto gruppo di collaboratori saltuari. The Dishwasher: Dead Samurai, e relativo seguito, permisero al duo una progressiva esplorazione dei confini e contorni del genere dei picchiaduro a scorrimento, contenendo, in quantità molto più elevate beninteso, uno degli ingredienti che rendono così affascinante l’ultima fatica dello studio: l’esasperazione della violenza.
Le premesse narrative, pur spiegando poco e anticipando ancor meno, ci proiettano in un regno morente, devastato da una guerra centenaria e irrimediabilmente sfigurato dai crimini commessi da entrambi gli schieramenti. Villaggi ormai abbandonati sono tane ideali per mostruosità di ogni tipo, incantesimi e trappole piazzate da tempo sono pronte a sortire ulteriori vittime, pattuglie di arcieri e...
Quando Castlevania incontra Dark Souls: la recensione di Salt and Sanctuary
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