RiME vorrebbe raccontare una storia solo con le immagini, senza parole, vorrebbe catturare il giocatore grazie alle sue atmosfere particolari, un po’ surreali, un po’ oniriche, anche un po’ lugubri, sicuramente sempre struggenti, perché è francamente difficile rimanere indifferenti rispetto a quanto la produzione di Tequila Works mostra sullo schermo. E’ la bellezza della natura a colpire per prima, poi il mistero delle strutture che si stagliano sull’isola che è il punto di partenza dell’avventura del ragazzo con il manto rosso, un punto di partenza dal quale si dipana un viaggio totalmente incoerente nella progressione geografica, ed eccolo l’altro elemento atto a irretire, la totale non linearità della narrazione, attraverso punti sparsi che si chiede al giocatore di unire, un po’ con gli indizi che vengono lasciati riguardo la storia, di più con la sua immaginazione, o anche solo col proprio sentire. RiME appartiene quindi alla schier...