Quello di Kickstarter è stato un fenomeno folgorante per il mercato videoludico: in poco tempo decine e decine di team di sviluppo hanno proposto i loro ambiziosi progetti direttamente al pubblico, in cerca di finanziamenti, a volte con idee completamente originali, molte altre con prodotti che strizzavano palesemente l’occhio a vecchie glorie ormai dimenticate dalle grandi compagnie. L’euforia iniziale però si è dovuta scontrare nel giro di qualche anno con la dura realtà dei fatti: non tutti i progetti che hanno conseguito l’obiettivo minimo per lo sviluppo sono stati in grado di raggiungere un livello qualitativo elevato o addirittura il termine stesso dello sviluppo.

Ecco quindi che ora la pubblicazione di un titolo che è nato da Kickstarter o altri canali simili è accolta con una maggior cautela dai videogiocatori più navigati, in quanto per ogni Shadowrun Returns vi è un Project Phoenix che attende dietro l’angolo. Anche Amplitude ha avuto i suoi problemi, nonostante abbia alle s...