Nello spazio nessuno può sentirti urlare. Ma nel salotto di casa si.

A trentacinque anni dall’uscita nelle sale del primo, storico, capitolo della quadrilogia di Ridley Scott e a un anno e mezzo dal disastroso Aliens: Colonial Marines, SEGA ci riprova, portando sui nostri schermi Alien: Isolation, il primo gioco dedicato agli xenomorfi capace davvero di accompagnarci fra gli incubi uterini immaginati dal regista e da H. R. Giger.

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Sviluppato da Creative Assembly, Alien: Isolation si ambienta a metà strada fra gli eventi di Alien e l’assedio narrato in Aliens, quindici anni dopo i fatti della Nostromo. Nei panni della figlia di Ellen Ripley ci imbarcheremo insieme a un team della Weyland Yutani dopo aver scoperto che la scatola nera della nave abbandonata da nostra madre si trova in custodia presso la Sevastopol, una remota stazione spaziale in orbita attorno alla stella KG – 348. Sembrerebbe una missione di routine, quasi semplice, ma, ovviamente, le cose non andranno

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