Qual è il reale valore della nostalgia? Quanto è capace di influenzare il proprio giudizio, la percezione dell’opera che si ha di fronte? Quanto è rilevante l’esperienza personale ai fini del riconoscimento dei punti di forza e dei difetti di un videogioco che, in un modo o nell’altro, ha segnato la propria adolescenza?

Per alcuni, PaRappa The Rapper ha avuto lo stesso impatto che ebbe, a suo tempo, Dawson’s Creek. Senza nulla togliere alle innegabili innovazioni introdotte, nel genere e non solo, da Masaya Matsuura, game designer del gioco, l’intrecciarsi dell’art design e della trama del rhythm gamecon le proprie fortune alterne in amore ne amplificò, all’epoca, il reale valore della produzione, un po’ come, per l’appunto, accadde con la serie tv appena citata.

Non che ne si voglia sminuire i meriti, né che si tenti di riscrivere la storia o di rivalutare, a posteriori, il giudizio unanime e positivo che gli riservò la critica. Semplicemente, come si dovrebbe fare con altri capolavor...