Una palla rotola all’interno di un tubo. Alla fine del percorso urta un libro, che cade su una leva, che spinge un uovo sino a premere il pulsante che lancia un razzo in orbita. Quando il carburante si consuma, il missile cade su un sasso che precipita in un burrone. Alla fine del baratro c’è una bilancia che, schiacciata, gonfia un gigantesco palloncino che esplodendo gira la serratura della gabbia in cui, ora e finalmente, è stato rinchiuso il velocissimo e fastidiosissimo Beep Beep. Una scena fondamentalmente vista e rivista un milione di volte, fatto salvo per il felice epilogo, non solo nel cartone della Warner Bros., ma anche in una lunga lista di commedie e film comici che, presto o tardi, mettevano in scena il classico effetto domino dalle conseguenze più disparate.

Crazy Machines 3, ennesima iterazione di una saga nota solo agli affezionati, per certi versi vi fa vestire i panni dello sfortunato Willy E. Coyote, sempre alle prese con intricatissime (e inefficaci) trappole con ...