Bethesda e MachineGames hanno pubblicato un nuovo trailer di Wolfenstein II: The New Colossus, il primo di una serie dedicata a come sarebbe il mondo se i nazisti avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale, come nel prossimo capitolo della popolare serie FPS, in uscita il 27 ottobre prossimo su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

 

 

Liesel

Liesel, il programma più trasmesso nella storia dei territori americani, torna con una nuova stagione di avventure per tutta la famiglia!

Vi presentiamo la Staffel 8, l’ottava stagione di Liesel dalla sua prima messa in onda del 2 ottobre 1953. Ogni stagione contiene 26 episodi.

Liesel è la storia di un Panzerhund e della sua amica umana Peggy alle prese con varie avventure in una piccola comunità rurale dei territori americani, ricostruita dopo anni di oppressione da parte dei parassiti capitalisti. Quando qualcuno è intrappolato in una casa in fiamme o viene rapinato da criminali in fuga, Peggy sa che il cane sentirà il suo fischio e accorrerà in suo aiuto. Peggy e Liesel saranno per sempre amici e leali sostenitori della Terra dei Padri e del nostro amatissimo Führer. Possa il suo regno durare in eterno. Riderete, vi stupirete, piangerete e sospirerete. Non perdetevi la Staffel 8 e le incredibili avventure di Liesel, il Panzerhund dal motore d’oro!

Perché proprio i programmi televisivi? Perché B.J. e la resistenza non dovranno affrontare soltanto i soldati nazisti. Oppressione significa anche incrinare le fondamenta della libertà. “I nazisti vogliono rendere il proprio dominio appetibile per la tipica mentalità americana. Così, introducono un sistema di oppressione lento e progressivo, in modo che alla fine sia impossibile opporvi resistenza”, spiega il direttore creativo Jens Matthies. “Il processo è molto lungo. L’America fa geograficamente parte della Germania, ma i nazisti vogliono annetterla anche da un punto di vista culturale. Costringono all’uso della lingua tedesca e sovvertono i simboli dell’americanità, per demonizzare l’America libera e glorificare l’ideologia nazista e la cultura tedesca.”