L’E3 2017 è finito. Tra i protagonisti c’è stata senza dubbio Microsoft, che ha presentato una nuova console, Xbox One X. Lasciando da parte opinioni e polemiche sull’hardware, tutto questo parlare di 4K ci costringe a fare un passo indietro per cercare di capire che cosa significhi, quali sono le diverse modalità di implementazione e, perché no, capire come e se migliori effettivamente l’esperienza di noi giocatori. Senza farci mancare l’occasione di confrontare la nuova nata di Redmond con Playstation 4 Pro.

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Forza Motorsport 7 è il vero cavallo di battaglia di Xbox One X, 4K reali mossi a 60 frame per secondo

Cosa vuol dire 4K veri?
Partiamo dalle basi, ovvero il significato dei 4K. La risoluzione ormai divenuta lo standard è il così detto Full HD, ovvero 1920×1080 pixel. L’Ultra HD, sinonimo dei 4K, generalmente corrisponde alla risoluzione di 3840×2160, praticamente il doppio di pixel visualizzati a schermo contemporaneamente. Su pannelli di dimensioni un po’ generose la differenza diventa piuttosto evidente, pulendo l’immagine in modo sensibile. Come è facile immaginare, moltiplicare a dismisura il numero di pixel significa una potenza di calcolo necessaria a muovere il tutto sensibilmente maggiore. È qui che la strada praticabile si divide in due, da un lato spremere la forza bruta di un hardware per generare la risoluzione massima possibile. Dall’altra adottare tecniche che creano un’immagine assimilabile ai 4K sebbene renderizzata con un numero di pixel inferiori. Xbox One X è stata progettata per comprimere in un device da 500 euro la potenza di una configurazione PC da mille. La promessa è gameplay a 4K nativo, quindi giochi renderizzati a 3840×2160 pixel. Playstation 4 Pro, nonostante i proclami di Sony, riesce a muovere ben pochi titoli in vera risoluzione Ultra HD, optando piuttosto per la cosidetta tecnica del Checkerboard. Si tratta di una versione evoluta e più raffinata di anti-aliasing, se vogliamo, tecnica di rendering utilizzata per ammorbidire i bordi più “spixellati”. Senza entrare in tecnicismi esasperati, possiamo dirvi che l’hardware processa l’immagine dividendola in più parti, così da alleggerire il carico. Attraverso un algoritmo il frame viene poi ricostruito dando l’illusione di essere renderizzato ad una risoluzione più alta rispetto a quella reale. Ad occhio nudo è davvero difficile scorgere differenze tra 4K ottenuti attraverso il Checkerboarding e quelli reali. Solo osservando attentamente in una scena tridimensionale oggetti in lontananza si possono scorgere linee meno definite, frutto appunto di una risoluzione nativa non Ultra HD.

HDR, un’altra sigla per complicarci la vita ulteriormente
Con l’avvento dei 4K, è comparsa un’altra sigla, giusto per aiutare l’acquirente già confuso, HDR. L’acronimo sta per High Dynamic Range, terminologia già usata in passato ma per definire qualcosa di diverso. Meglio non entrare nel merito di queste confuse terminologie, ma veniamo subito al sodo. Oggi televisori con supporto HDR sono in grado di offrire una gamma di colori ed un contrasto senza precedenti, che rispecchiano molto più fedelmente quello che possiamo percepire con gli occhi nel mondo reale. Purtroppo è impossibile dimostrarlo con immagini, bisogna entrare in un negozio e testimoniare di persona questa tecnologia per farsi un’idea, ma a parer nostro è quasi più di impatto del boost di risoluzione garantito dai 4K. I giochi e le console si sono adattate e così Xbox One S (ma non quella liscia) e Playstation 4 (sia Pro e che standard) possono produrre immagini con supporto HDR. I giochi dotati di questa feature offrono migliorie estetiche che vanno dall’appena notabile all’incredibile, vedere Horizon Zero Dawn per credere.

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I 4K Checkerboard di PS4 Pro contro i 4K reali della versione PC di Rise of the Tomb Raider. Notate la differenza?

Ma quindi è meglio Xbox One X o Playstation 4 Pro?
Questa immaginiamo sia la domanda che frulla in testa a molti di voi, anche considerato che la prima costa cento euro in più della seconda. La risposta è semplice e complicata allo stesso tempo. Mettiamo da parte il discorso esclusive e parco titoli, il cui giudizio è troppo legato ai gusti personali per poter essere giudicato in modo obiettivo. Parlando strettamente di hardware, Xbox One X offre l’hardware di gran lunga migliore. I famosi 6 teraflop di potenza di calcolo generati dalla console sono reali e superano i 4,2 di Playstation 4 Pro. Se questo boost di performance vi sembra comunque limitato, dovete considerare che nel caso della macchina Microsoft entra in gioco una totale riprogettazione hardware, capace di garantire maggiore efficienza, oltre che dimensioni ridotte. Per questo la casa di Redmond ha parlato durante l’intera E3 di 4K reali, in contrasto con quelli ottenuti via Checkerboarding sulla maggior parte dei titoli con supporto a Playstation 4 Pro. Forza Motorsport 7 è il cavallo di battaglia, in grado di girare in risoluzione Ultra HD e 60 frame al secondo. Peccato sia l’unico mostrato tra i prodotti tripla A, visto che dalle prime analisi ed interviste agli sviluppatori è emerso che le demo di giochi come Assassin’s Creed Origins, L’Ombra della Guerra e persino Anthem di BioWare non giravano a 4K nativi. Se i titoli Xbox One X non sapranno offrire davvero qualcosa in più rispetto alla concorrenza, sarà difficile giustificare i 100 euro in più di spesa e la risposta alla domanda iniziale comincia ad essere un po’ meno scontata.
E poi c’è da considerare un ultimo aspetto, ovvero: ci si accorge della differenza tra 4K reali e non? Ma soprattutto, l’esperienza di gioco ne giova e quanto? Le risposte ad entrambe le domande è ovviamente soggettiva, ma ci sentiamo di dire senza timore di smentita che la stragrande maggioranza del pubblico non sia in grado di distinguere un’immagine Full HD da una Ultra HD, figurarsi 4K nativi dai Checkerboarded. E no, l’esperienza ludica non ne giova più di tanto, a parer nostro. Vorremmo tanto che questa generazione di mezzo venisse sfruttata per moltiplicare il framerate, quello sì direttamente legato al gameplay, ma i produttori devono seguire logiche di marketing che evidentemente vanno in un’altra direzione. Senza dimenticare le complicazioni generate da uno stesso gioco che gira a velocità diverse all’interno dello stesso ecosistema. Ma questa è materia per il prossimo speciale dedicato.

Xbox One X immagine

Ecco Xbox One X, il nuovo gioiellino di Microsoft

Morale della favola? Noi non siamo molto eccitati dalle prospettive del 4K, reali o meno che siano, e speriamo vivamente che passata la sbornia iniziale da risoluzione Ultra HD si inizi a sfruttare la mostruosa potenza di calcolo di Xbox One X per spingere su fattori grafici e di gameplay ben più interessanti del numero di pixel a schermo. Questa la nostra opinione, e voi invece cosa ne pensate?