Il magnifico aprirsi all’open world di The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha dato alla produzione di Nintendo un respiro epico, avventuroso, non solo allungando le distanze, ma rendendo significativo quasi ogni luogo Link incontri nel proprio cammino. I resti anneriti di una casa, tre le cui rovine saltella un mostro che impugna una bacchetta in grado di lanciare fiamme, una piccola baita nel bel mezzo di un boschetto, sulle cui pareti esterne sono appoggiati attrezzi da lavoro, gli stallaggi, stazioni di posta frequentati da personaggi di ogni tipo, ognuno con le proprie vicende alle spalle, ansiosi di condividerle e spesso foriere di nuove avventure, non sono solo luoghi, sono luoghi che raccontano molteplici storie. Sono anche queste quanto rende vivo il mondo del gioco, che contribuiscono a farne un capolavoro di incomparabile bellezza, futuro metro di paragone per tutte le produzioni del genere.

Ovviamente nella sconfinata Hyrule, in mezzo a tantissime ambientazioni del...