Dieci anni fa Steve Jobs saliva sul palco del Moscone Center di San Francisco con in tasca il primissimo iPhone Edge. Il padre (o forse addirittura il nonno, oramai) di tutti gli smartphone ha innescato una rivoluzione che, unita all’ascesa dei social network, sta definendo il modo di comunicare della nostra epoca. Fra le tante ricadute, quella sul settore dei videogiochi, per quanto marginale, è una delle più interessanti. Il gaming mobile è cresciuto in maniera esponenziale, strappando parte dell’utenza casuale alla trimurti Nintendo/Sony/Microsoft. In un certo senso iPhone e succedanei hanno portato a compimento quell’opera di democratizzazione dei videogame iniziata dalle console negli anni ‘80. Per un periodo ci siamo liberati dalle catene del PC, dei requisiti, delle installazioni e degli aggiornamenti continui (salvo poi vederceli ripiombare in casa con le console di ultima e penultima generazione), gli smartphone sono il passo successivo, permettono di godere esperienze ludiche...