Il campanello d’allarme è scattato non più di un paio di giorni fa, quando Dave Mervik, sviluppatore presso Tarsier Studios, software house alle prese con  Little Nightmares, in un’intervista, si lasciò scappare che “la potenza dell’hardware non è mai stata una cosa importante per Nintendo in tempi recenti. Non lo è stato con il Nintendo Wii, né con il Wii U. L’accessibilità dei prodotti, i giochi first-party e la dedizione degli studi third-party sono ciò a cui tiene di più. Nintendo Switch farà ciò che deve e avrà tutto il potenziale per farlo bene“.

Per il fan di Nintendo di lunga data, che ha vissuto sulla sua pelle il drastico cambio di rotta dopo il Game Cube, strepitosa piattaforma capace di autentici miracoli in campo grafico, una tale dichiarazione non può che avere un chiaro e preciso sotto testo: anche la nuova piattaforma ibrida della Grande N, non stupirà l’audience con la potenza dei suoi chip.

 

 

L’amara conferma, arriverebbe da Digital Foundry che, nel corso di un podcast che potete riascoltare grazie al video che trovate in calce, avrebbe già svelato buona parte delle specifiche tecniche di Nintendo Switch. I ragazzi della redazione hanno parlato di una CPU con velocità di clock fissata a 1020 Mhz; una memoria embedded che gira a 1600 Mhz quando collegata alla dock station, che calerebbe a 1331 Mhz in modalità portatile; una GPU con velocità di clock che oscilla tra i 768 Mhz, quando si gioca con lo schermo di casa, e i 307 Mhz quando ci si ritrova all’aperto o comunque lontani dalla dock station.

Questi dati confermerebbero l’interesse di Nintendo nel garantire una buona autonomia alla console in modalità portatile, nell’assicurare un tasso di surriscaldamento contenuto e nell’offrire al pubblico un device compatto. Il prezzo da pagare, tuttavia, è sotto gli occhi di tutti: una console distante anni luce da PlayStation 4 e Xbox One, persino in difficoltà a garantire le medesime performance dell’Nvidia Shield.

I ragazzi di Digital Foundry si sono sempre contraddistinti, in questi anni, per l’alto tasso di serietà e professionalità profuso in ogni contenuto, ma è d’obbligo ricordare che nessun dato è stato momentaneamente confermato da Nintendo che, anzi, svelerà ufficialmente ogni caratteristica della sua nuova console il prossimo 12 gennaio alle ore 5 di mattina.

A rendere la situazione meno disperata e drammatica di quella che potrebbe apparire stando al report di Digital Foundry, la conferma del gruppo Kronos che Nintendo Switch ha ottenuto la certificazione per il supporto della API Vulkan e OpenGL (nello specifico si tratta di Vulkan 1.0, Vulkan 1.0.1.0 CTS, OpenGL 4.5 e OpenGL ES 3.2). Per chi non fosse ferrato in materia, basti sapere che utilizzando API così avanzate, gli sviluppatori potrebbero sfruttare a dovere l’hardware della console, riuscendo a ottenere ottimi risultati anche a fronte di velocità di clock della GPU relativamente ridotta.

Ancora tutto da confermare, lo ripetiamo, ma sembra che il toto scommessa sulla reale potenza di Nintendo Switch è destinato a concludersi solo il 12 gennaio.

 

 

Fonte: Digital Foundry / Kronos