Grazie alla pubblicazione, in terra nipponica, del libro The Legend of Zelda: Art & Artifacts, scopriamo solo oggi che fine fece quel progetto. Interrogato in merito, il game designer del brand, Satoru Takizawa, ha svelato che il gioco venne fondamentalmente cancellato e riprogettato da zero nel giro di pochissime settimane.
Inizialmente si era pensato di ambientare l’avventura in un’Hyrule con pochi specchi d’acqua e molte terre emerse da esplorare anche a cavallo. Le proporzioni del Link in toon-shading, tuttavia, resero difficile la vita agli art designer, incapaci di adattare il corpo relativamente basso dell’eroe a svolgere un’attività complessa come il cavalcare un destriero. La situazione non si risolse nemmeno quando si provò a sostituire il giovane spadaccino con una versione più matura e dunque più alta.
A complicare ulteriormente le cose, ci pensò il pubblico, desideroso a qualsiasi costo di un’episodio che ricordasse più da vicino l’indimenticabile Ocarina of Time, e il contemporaneo successo di pellicole fantasy ad alto budget come Il Signore degli Anelli.
Le tante problematiche che si presentarono sin dalle prime fasi del progetto, spinsero Nintendo a cancellare The Wind Waker 2 e a innagurare i lavori che avrebbero poi portato al bellissimo The Legend of Zelda: Twilight Princess.
Fonte: Nintendo Everything
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