Se avete buona memoria, probabilmente vi ricordate che la prima (e ultima) volta che si sentì parlare di The Legend of Zelda: The Wind Waker 2 fu nel 2004, per bocca dello stesso Eiji Aonuma, game designer attualmente alle redini della serie, nel corso della GCD. Si trattò di una distratta e fugace menzione, priva di qualsiasi immagine, trailer o informazione correlata.

Grazie alla pubblicazione, in terra nipponica, del libro The Legend of Zelda: Art & Artifacts, scopriamo solo oggi che fine fece quel progetto. Interrogato in merito, il game designer del brand, Satoru Takizawa, ha svelato che il gioco venne fondamentalmente cancellato e riprogettato da zero nel giro di pochissime settimane.

Inizialmente si era pensato di ambientare l’avventura in un’Hyrule con pochi specchi d’acqua e molte terre emerse da esplorare anche a cavallo. Le proporzioni del Link in toon-shading, tuttavia, resero difficile la vita agli art designer, incapaci di adattare il corpo relativamente basso dell’eroe a svolgere un’attività complessa come il cavalcare un destriero. La situazione non si risolse nemmeno quando si provò a sostituire il giovane spadaccino con una versione più matura e dunque più alta.

A complicare ulteriormente le cose, ci pensò il pubblico, desideroso a qualsiasi costo di un’episodio che ricordasse più da vicino l’indimenticabile Ocarina of Time, e il contemporaneo successo di pellicole fantasy ad alto budget come Il Signore degli Anelli.

Le tante problematiche che si presentarono sin dalle prime fasi del progetto, spinsero Nintendo a cancellare The Wind Waker 2 e a innagurare i lavori che avrebbero poi portato al bellissimo The Legend of Zelda: Twilight Princess.

 

Fonte: Nintendo Everything