Super Nintendo e Mega Drive. Poi c’è stata la doppietta Saturn e Dreamcast che ha sfortunatamente inguaiato Sega, rendendo quasi necessaria, ancorché insperata per la fazione più intransigente dei fanboy, l’ascesa di un nuovo concorrente. Sony, con la sua PlayStation, del resto, era perfettamente complementare al Nintendo 64, piattaforma fascinosamente arroccata su precetti superati, guardando ai trend dell’industria tecnologica, tuttavia ancora efficaci, all’atto pratico.

Da una parte Mario e Link resistevano alla grande, dall’altra Solid Snake e Gran Turismo illustravano un nuovo modo di interpretare un medium che poteva e doveva raggiungere più persone possibili, sdoganandosi da quella nicchia che solo anni dopo avremmo consapevolmente definito con il termine nerd.

C’era tutto, anche se la “guerra” non c’era più, perché i dati vendita fotografavano una situazione incontrovertibile, destinata a segnare profondamente il futuro dei videogiochi.

Verrebbe da dire che tra i due litiganti,...