In questi giorni pure qui su BadGames abbiamo dato molto spazio alla recente decisione di Bethesda che, da ormai qualche settimana, ha smesso di inviare in anticipo le copie dei titoli in uscita alla stampa preferendo privilegiare YouTuber e affini.

Chi si occupa di giornalismo ha, di norma, un ego abbastanza ampio, non solo devi essere convinto di avere delle opinioni interessanti ma pure che là fuori ci sia qualcuno interessato a leggerle. Con un profilo psicologico di questo tipo è indubbio che lo schiaffo di Bethesda bruci più del dovuto con l’intero settore – in Italia, come in America – sulle barricate a difendere il mestiere.

Ma siamo certi di non essercelo meritato?

Il giornalismo videoludico ha perso la battaglia contro gli YouTuber ben prima che FaviJ e PewDiePie invadessero l’internet con i loro video. La nostra sconfitta anzi, il nostro peccato originale, l’abbiamo commesso quando abbiamo abdicato a ogni velleità critica in nome di presunti buoni rapporti con i ...