Per un gioco mobile! E dopo organizza una rivolta con altri utenti perché gli sviluppatori migliorino il videogame. Una storia dai tonti quanto meno bizzarri, ma assolutamente vera.

Stephen Barnes, appassionato di videogame di Huston, età 59 anni, si dedica a Modern War tanto assiduamente d’averci investito ben due milioni di dollari in microstransazioni. Si è poi rivolto agli sviluppatori, i giapponesi Gree, non per questionare sui soldi. Al contrario, viste le cifre investite, ha preteso che la software house lavorasse ai bug del titolo! Per farlo, in qualità di leader di un team di giocatori, ha organizzato uno sciopero, così che 144 squadre hanno smesso di spendere e giocare al titolo finché sono stati ascoltati dagli sviluppatori.

Stephen Barnes, Houston. Giocatore di 59 anni.

Come raccontato da VentureBeat, quello che è interessante della vicenda è come un utente più “danaroso” abbia il poter di influenzare direttamente lo sviluppo di un gioco, acquisendo importanza grazie alla quantità di denaro che è in grado di investirci sopra. Ha fatto bene Gree ad assecondare lui e i suoi compagni di sciopero? Quanto condizionano lo sviluppo di un gioco le microtransazioni e gli utenti che maggiore potere d’acquisto?