“Perché Shock Troopers 2 e non il primo Shock Troopers?”, potrebbe chiedere, legittimamente, il lettore attento alla progressione episodica, magari convinto, altrettanto legittimamente, che solo nei primi capitoli delle serie siano piantati i semi del loro successo, e che tutto ciò che viene dopo sia solo una rielaborazione. Vero in alcuni casi, falso per altri, condivisibile a metà per quello che compete la materia dell’articolo, ovvero lo sparatutto a scorrimento con visuale dall’alto secondo Saurus, team di sviluppo responsabile dei due giochi. A metà perché è verissimo che in Shock Troopers 2 manchi qualcosa rispetto al suo predecessore, in particolar modo la varietà di personaggi, otto quelli disponibili nel primo capitolo, solo quattro gli eroi del secondo, e la quantità di vie alternative, perché se nel titolo originale è possibile scegliere tra varie vie in varie situazioni nel suo seguito la scelta, singola, è solo tra due progressioni.

Per tutto il resto ci sentia...