Zitti zitti, i videogiochi sono arrivati pure a Festivaletteratura. Un mondo lontano, in apparenza. Perché non leggi un buon libro, invece di stare sempre attaccato al monitor a perdere tempo? Una domanda che ha perseguitato – e forse perseguita ancora – intere generazioni di adolescenti. Nel salotto di casa o nelle disordinate camerette prendeva forma uno dei tanti conflitti tra genitori e figli. Col senno di poi avremmo la risposta pronta. Vedi, mamma, perché un videogioco non ha nulla da invidiare a un libro: è semplicemente un medium differente con un suo linguaggio e un suo orizzonte, un veicolo di storie appassionanti, di infiniti mondi possibili. Tramite i videogiochi si ha persino l’occasione di sviluppare proficue e stimolanti relazioni sociali. Insomma, non sto perdendo tempo. Ti dirò di più: sto imparando qualcosa. Per cui grazie del consiglio e ben venga un buon libro, ci mancherebbe. Più tardi, però, una cosa alla volta.

L’apertura del Festivaletteratura