Fra i tanti insegnamenti della fantascienza classica uno in particolare va tenuto a mente: i pianeti disabitati non sono mai amichevoli. Dalle anomalie temporali di Interstellar alla progenie aliena in Alien, i futuri viaggiatori delle stelle avranno un bel da fare per scrollarsi di dosso le paranoie costruite da quasi un secolo di immaginario collettivo.  No Man’s Sky prova a incamminarsi nella direzione opposta: le immensità galattiche (scriveremo il numero esatto una volta sola: 18.466.744.073.709.551.616 possibili pianeti) sono vaste, fredde e solitarie ma raramente si fanno aggressive. Le prime ore in compagnia dell’ultima fatica di Hello Games lasciano presagire un’avventura dal carattere molto contemplativo, dove il viaggio è molto più importante della destinazione.

La nostra astronave pare ridotta male, c’è fumo ovunque e, come se non bastasse, il pianeta dove siamo fortunosamente atterrati ha un’atmosfera tossica e sprizza la radioattività della lattuga di Chernobyl nel 1986. ...