Windjammers è una tonnellata di sabbia nelle mutande, perché è estate, è tuffarsi (in realtà non solo sulla sabbia, ma non ce ne importa), è sole, allegria, spensieratezza, occhiali da sole, muscoli guizzanti. Soprattutto, però, è una tonnellata di sabbia nelle mutande. Perché il gameplay del videogioco arcade di Data East nasce da un’idea semplice ma sublime, un Pong più intenso, veloce, scenografico, ma la sua applicazione è molto, molto sfidante per il giocatore, che incontra subito la difficoltà del gioco dopo aver infilato le 500 lire nel cabinato.

Lo sport protagonista di Windjammers è una splendida commistione tra beach volley e tennis, nel quale il frisbee è la chiave del tutto. Atleti dai fisici scolpiti si fan belli in arene che ospitano scontri uno contro uno, l’obiettivo è quello di sparare il frisbee alle spalle del proprio contendente, in una rete, oppure di sorprenderlo e di fargli mancare l’acchiappo, facendo cadere l’oggetto in maniera maliziosa...