Manca ormai pochissimo all’inizio delle danze, all’evento che ogni amante di videogiochi che si rispetti attende con ansia e trepidazione per tutto l’anno. Per quanto la sua importanza e preminenza sia scemata nel corso del tempo, l’E3 continua indiscutibilmente a dettare i ritmi dell’industria. Nonostante le defezioni, i cambi di formula e la proliferazione di eventi più o meno simili, è ancora a Los Angeles che si decidono equilibri e fortune di publisher e produttori hardware.

Sembra di essere giunti a un turning point, ad un punto di svolta, ad un’edizione che potrebbe cambiare radicalmente e per sempre la percezione e concezione del nostro hobby preferito. Potremo assistere ad un epocale cambio di registro nelle strategie degli “alpha dog”, Sony, Microsoft e Nintendo per intenderci, con drammatiche ripercussioni anche in seno alle principali terze parti. Un big one, proprio nella terra in cui si freme sempre al pensiero della faglia di Sant’Andrea, che catalizzerebbe ed evidenzier...