Un’apparizione di grande rilievo, all’E3 2015, ed una di minor profilo, al PlayStation Experience dello stesso anno, sono quanto è bastato a Eitr, videogioco in sviluppo presso Eneme Entertainment, e del quale Devolder Digital ha già opzionato la pubblicazione. Considerando che si tratta di uno dei publisher che meglio ci vede quando si tratta di scovare produzioni dall’elevato potenziale potrebbe già bastare questo a far drizzare le antenne dei giocatori, ma quanto il gioco promette di offrire è ben più convincente.

Si abbevera Eitr alla fonte della mitologia nordica, costruendo la propria storia attorno ai riti, alle divinità, alle usanze norenne. Prevedibilmente è Loki, il dio dell’inganno, l’antagonista principale, colui che mette in moto gli eventi che del gioco costituiscono la trama. Egli ha rovesciato sull’albero della vita, Yggdrasil, una sostanza misteriosa ed oscura, putrida e portatrice di decadimento, l’Eitr appunto. La corruzione dilaga quindi attraverso i Nove mondi che compongono la cosmologia norenna, ed è compito di una skjaldmær, una donna guerriera, arginare il male e riportare i regni alla vita. Un background affascinante di certo, che lascia già presagire quelli che saranno i toni del gioco, oscuri, inquietanti, opprimenti, quelli che si addicono alla perfezione, dal punto di vista del gameplay, all’action duro e cattivo, quello che Eitr è.

Eitr screenshot

Eitr – screenshot

Soggiace anche il titolo di Eneme Entertainment alla recente tendenza dei Souls like: pur non somigliando alla serie di FromSoftware per impostazione, essendo un action in 2D e non in 3D, ne riprende le basi del gameplay, quelle che dettano un ritmo dell’azione ragionato e non intenso, un’attenzione totale a ogni singolo attacco e movimento, l’interpretazione dell’atteggiamento dei nemici. Il tutto secondo un sistema di controllo che promette di essere basilare, con attacchi, schivate, parate e niente più, ed in maniera controllata, visto che tutto sarà regolato da una barra della resistenza molto rapida nello svuotarsi. Più che intensi e rapidi i combattimenti sembrano violenti, selvaggi, quelli nei quali una vichinga può sentirsi a proprio agio.

 

 

A riprodurre questo mondo oscuro e corrotto, nel quale sono in agguato mostri, scheletri, troll, giganti, non morti e altri c’è una pixel art ricca di dettagli e particolarmente curata nelle animazioni, in maniera da essere quanto più coerente con il gameplay action. E poi il sistema di illuminazione, i colori, tutto contribuisce a creare atmosfere estremamente affascinanti. Combattere, cercare il favore degli dei, salvare i Nove mondi, immersi nella mitologia norenna, trasportati da una visione artistica ottima: è quanto Eitr promette, è quanto speriamo di provare, su PC e PlayStation 4, nel corso del 2016.