Il grande segreto di The Witness è un solo: cosa ci sia dietro l’isola in cui è ambientato il gioco, quel luogo che in sé con la sua topografia e le sue statue è un enigma pieno di enigmi, una cattedrale gigante (considerato il team esiguo che l’ha disegnata e il tempo immenso che c’è voluto) piena di nessuno. The Witness lo tiene nascosto da subito il suo grande segreto e lo fa semplicemente restando zitto, non fornendo indizi di alcun tipo. Contrariamente agli altri videogiochi questo non risponde a quelle domande che sono implicite in ogni avventura che inizia. Dove siamo? Chi sono io? Perché accade tutto questo? Qual è il mio obiettivo?

Costruita per testimoniare l’assenza, piena di disegni non finiti non si sa da chi, cibo mezzo masticato, imprese non terminate e costruzioni in via di completamento quell’isola si propone da subito come il senso ultimo del gioco. L’assenza umana è evidente nelle immagini tanto quanto l’assenza delle risposte fondamentali lo è nella forma. Gli enigm...