Da quando ammazziamo, rubiamo auto, cavalli e navi in libertà, da quando i videogiochi sono diventati luoghi in cui perdersi oppure in cui trovare piccoli anfratti personali, ambienti lontani da tutto, obiettivamente sono diventati migliori. Con l’apertura a mondi da esplorare ed eventi da giocare in nessun particolare ordine i videogiochi hanno compiuto uno dei più importanti atti di divorzio dal cinema, l’arte a cui più hanno fatto riferimento e a cui più continuano a fare riferimento da quando sono nati. Da quel momento hanno fatto un passo in avanti nella creazione di una forma di racconto esclusiva e autonoma.

L’apertura oggi sta diventando la regola. Il videogioco d’avventura e azione non vive se non di mondi aperti o semi aperti, spazi comunque da esplorare con diversi gradi di libertà. Da quando Grand Theft Auto III dimostrò di cosa fossero capaci le console di (allora) nuova generazione, il free roaming è diventata la regola, anche se a dire il vero fu Super Mario 64 ...