Ci ho provato, giuro. Ho acquistato la mia brava copia di Fallout 4 al lancio, mi sono messo le cuffie, ho acceso la console e mi sono sdraiato sul divano, pronto a immergermi nel New England post apocalittico creato da Bethesda.

Ma dopo mezz’ora ci ho ripensato.

Come con Fallout 3 (e i due ancestrali capitoli precedenti), pure il quarto episodio della serie mi è venuto a nausea dopo quaranta minuti scarsi. In pratica ho creato il personaggio e sono uscito dal Vault 111. Fine. Ho scambiato due parole con Cosworth, ucciso due o tre esemplari di fauna post apocalittica e fatto due passi nella mia ex villetta a schiera. Fine. Poi ho fermato il gioco, tolto il Blu-ray e mi sono rimesso a giocare a Star Wars Battlefront. Da quella prima partita non ho più sentito il bisogno di riavviare Fallout 4, mai, neppure una volta. Lo so, quando un gioco riceve recensioni di un certo tipo, viene inserito in tutte le classifiche dei titoli dell’anno e su Metacritic ha un rating medio di 87/100 è presso...