Nintendo non è famosa per essere amichevole. Nonostante la sua storia secolare, l’azienda non ha mai sentito il bisogno di celebrare se stessa: in un mondo nel quale vengono incensati anche le più piccole imprese ed i più banali traguardi a Kyoto hanno sempre preferito un certo understatement, per non dire paranoia. Nessun giornalista è mai stato invitato a visitare la sede giapponese di Nintendo, gli impiegati non parlano e, in cento anni, nessuna fuga di notizie è riuscita a mettere in pericolo il lancio di una nuova console o di un gioco. Nintendo non si mostra in deshabillé, non svela i suoi segreti, non si concede. I giochi creati da Miyamoto e soci bastano a se stessi, non hanno bisogno (quasi) mai di DLC, patch o aggiornamenti: il leggendario perfezionismo dei designer che lavorano sulle saghe di Mario e Zelda ha costretto l’azienda a dolorosi rinvii e, a tratti, è addirittura sembrato che a Kyoto non riuscissero più a tenere il passo con il mercato.

Nintendo è un monolite, ragi...