Ci sono giochi che segnano un’epoca, che magari al momento del debutto vendono pochissimo, ma che sono dieci anni avanti al resto del mercato per contenuti, impostazioni, per quello che lasciano; Planescape: Torment è uno di quei giochi, un titolo che segna, senza tema di smentita, un prima e un dopo. Tiepidamente accolto dal pubblico, Planescape: Torment è considerato oggi e in modo pressoché unanime come uno dei più grandi RPG di tutti i tempi.

Nel titolo di Black Isle Studios (storica divisione di Interplay Entertainment) non ci sono elfi, nani, o vallate incantate, tutto è cupo e triste, un lungo viaggio interiore che percorre senza pretenziosità e in modo mirabile il senso della vita, della morte e di come siano influenzate dal rimorso e dai rimpianti. Come suggerisce il titolo, il setting del gioco è il Planescape, ossia il Multiverso, ambientazione del celeberrimo Advanced Dungeons and Dragons, in cui tutti i luoghi materiali e non di D&D confluiscono in un unico, coerente u...