Ah, l’avventura! Quella che oggi, Anno Domini 2015, sembra non possa più esistere, perché sul nostro pianeta tutto quello che poteva essere scoperto è stato scoperto, perché l’uomo è arrivato ovunque, perché non è più tempo di stelle e bussole per orientarsi, ma di GPS. Ah l’avventura, quanto manca a questo mondo! Eppure 150 anni fa ancora c’era chi partiva per esplorare, conoscere, stupirsi. Ah, quei tempi! Ah, quei baffi da gentiluomo ottocentesco! Ah, l’esotico e l’esoterico! Ah The Curious Expedition, opera prima di Maschinen-Mensch, team di sviluppo indipendente berlinese.

In The Curious Expedition confluisce tutto quel gusto per l’avventura, l’esplorazione e la conoscenza che muoveva grandi personalità come Richard Burton, Aleister Crowley, Charles Darwin, Nikola Tesla. Il gioco butta questi ed altri personaggi storici nello stesso calderone, in una formula di gioco particolare, intrigante, stuzzicante, che profuma di romanzo classico, di Conrad e di Melville, ma anche di roguelike, di gestionale. L’esperienza di gioco si dipana infatti attraverso varie spedizioni, nei luoghi più selvaggi e lontani del pianeta, tra popolazioni sconosciute, mondi perduti (sì, di quelli con i dinosauri dentro), templi maledetti (no, niente fedora da quelle parti), tesori nascosti; ma occorrerà anche partire ben preparati, con l’equipaggiamento necessario ad affrontare ogni evenienza, provviste, armi, in compagnia di abili compagni.

The Curious Expedition screenshot

The Curious Expedition – screenshot

Quello che infatti più attira di The Curious Expedition, da noi provato in una versione non definitiva, è la cura che richiede ogni suo aspetto, la sua difficoltà, che è quanto lo rende un imprevedibile roguelike. Esplorare la mappa fa diminuire le forze ed il morale della compagnia, i pericoli sono dietro l’angolo, vanno evitati o vanno affrontati combattendo, ed è molto, molto facile fallire nell’impresa, quella di trovare una favoleggiata piramide e riportare in patria qualche tesoro. E l’esperienza di gioco è molto meno lineare di come si potrebbe pensare, perché s’intrecciano in ogni spedizione storie personali, eventi bizzarri o toccanti.

I luoghi dell’avventura di The Curious Expedition sono realizzati da un 2D di gusto retrò, efficace e dettagliato, che rende la produzione piacevole da vedere. E tra non molto, verso agosto, con l’uscita della versione finale, vi diremo quanto lo sarà da giocare. Le premesse sono buone.