The Flame in the Flood, l’importanza di tenere accesa una luce di speranza quando l’oscurità si fa più densa e minacciosa, quella di nuvole di tempesta, foriere di piogge epocali, causa di diluvi, presagio di morte alla quale è necessario sfuggire, perché è nella natura umana volere fortissimamente sopravvivere, anche quando ci si trova soli e sperduti, tra i pericoli della natura, che solo gli stolti considerano benigna. E’ questo il titolo di The Molasses Flood, un survival nel quale, nei panni di Scout, una ragazza dalle mille risorse, aiutata dal suo cane, Aesop (sì, Esopo), deve cercare un posto utile per mettersi al riparo dalla imminente catastrofe. Lo farà spostandosi a piedi, raccogliendo oggetti e riutilizzandoli, ma soprattutto mettendo insieme una zattera, ed utilizzando il fiume destinato ad ingrossarsi ed a travolgere come via di fuga.

The Flame in the Flood parte quindi da un concept estremamente intrigante, che fornisce una base originale e solida per un gameplay che viaggia a metà tra il survival ed il roguelike. Survival, perché oltre a sfuggire all’inondazione Scout deve badare ai propri bisogni primari, ovvero mangiare, costruirsi o trovare un rifugiom tenersi in forze ed in salute, fronteggiando ostacoli di ogni tipo, soffrendo la pioggia e la fame, combattendo la stanchezza; roguelike perché una volta che la natura ha la meglio, è tutto finito, Scout muore, e non c’è modo di proseguire nella propria avventura. Si torna quindi all’inizio del fiume, il solo conforto è fornito dall’avere a disposizione quanto precedentemente raccolto, perché il fido Aesop riporterà al punto di partenza lo zainetto della ragazza. E da lì via per un altro periglioso viaggio, alla ricerca della salvezza finale, attraverso ambientazioni generate in maniera semi casuale; casuale è la loro disposizione, non la loro conformazione, che invece gli sviluppatori hanno ben studiato, in maniera da offrire una sfida interessante e coerente.

The Flame in the Flood screenshot

The Flame in the Flood – screenshot

Le ispirazioni provenienti da classici della letteratura, come Cuore di tenebra e Huckleberry Finn, lo stile grafico peculiare, semplice ma efficacissimo, che pare riflettere la bellezza ed allo stesso tempo la pericolosità della natura, una colonna sonora che promette di convogliare nel giocatore il senso d’immersione e le sensazioni provate da Scout (ascoltate la splendida The Flame and the Flood, di Chuck Ragan, sulla pagina Kickstarter del gioco) sono gli altri elementi che ci portano a credere che il gioco, che sarà disponibile dal prossimo luglio su PC e Xbox One, possa rappresentare uno dei titoli indipendenti di maggior qualità dell’anno.