a cura di Lorenzo “Kobe” Fazio

Non basta essere fortunati per creare e amministrare una multinazionale che da quasi cento anni registra fatturati da sogno, si impone in sempre più ambiti culturali e acquisisce competitor su competitor: bisogna saper prevedere il futuro, indovinando e dominando i trend che segneranno profondamente la società e il suo sviluppo. Se produrre cartoni animati non è più sufficiente, si realizzano giocattoli. Se dirigere lungometraggi in live action è un buon investimento, si passa alle serie TV. Se l’industria videoludica genera profitti da capogiro, sarà il caso di convertire Topolino in sprite e poligoni. Se Spyro risorge dalla tomba (e ci ripiomba subito dopo) grazie a delle statuine magiche, bisogna correre ai ripari e richiamare sul fronte le decine di proprietà intellettuali in proprio possesso.

Disney, del resto, è fatta così: se non ci arriva per prima, cerca di farlo meglio di tutti. Non avrà il primato di essersi inventata Skylanders