Aegis Defenders

Di bei progetti Kickstarter è pieno; di titoli di potenziale ottima qualità ce ne sono molti; di giochi che ti fanno escalamare “oh, cavolo, lo voglio l’altro ieri!” ce ne sono pochi, molto pochi. Shovel Knight è stato uno di questi, e si sono visti i risultati, eccellenti; Hyper Light Drifter lo stiamo aspettando al varco, frementi; Aegis Defenders potrebbe essere il prossimo, anche se la campagna per il suo finanziamento è iniziata da pochi giorni e la sua data di uscita è prevista per dicembre 2015. Diamine.

Aegis Defenders screenshot

Aegis Defenders – screenshot

Ora, voi probabilmente vi stareste chiedendo il motivo di tutto questo entusiasmo. Il principale è la natura di Aegis Defenders, che prova a proporre qualcosa di realmente diverso rispetto alla stragrande maggioranza delle produzioni indipendenti. La sua struttura di gioco poggia infatti su tre diverse meccaniche di gioco, ognuna di esse avvicinabile ad un genere diverso. Nei panni di Bart e di sua nipote Clu dovremo esplorare il vasto mondo di Elam, alla ricerca dell’Aegis, l’unica arma capace di salvare il villaggio di Mu dalle forse dell’Impero, comandate dal semidio Shem: lo faremo secondo una prospettiva molto classica, quella del platform bidimensionale, ma l’innesto di elementi di gioco affini ad altri generi rende l’insieme estremamente interessante.

Tramite un’apposita opzione, si costruiranno armi, sia portatili che fisse, assecondando le abilità e la classe del personaggio che si controlla; il proprio arsenale, e qui arriviamo alla terza importante meccanica di gioco, quella che porta nel gioco una dose consistente di elementi tower defense, sarà poi utilizzabile in intense battaglie. In numerose e varie situazioni, bisognerà infatti difendere la propria posizione dall’assalto dei nemici, utilizzando quanto magari precedentemente realizzato e lavorando anche con la testa, controllando ora un personaggio, ora un altro. In Aegis Defenders sarà infatti possibile passare in maniera immediata da Bart a Clu, oppure affidarsi ad un secondo giocatore, in locale, per mettere in atto tattiche sopraffine, come attirare un enorme mostro verso la bocca da fuoco di un enorme cannone appena montato.

Nella sua gioisa e nostalgica bidimensionalità, Aegis Defenders segue il mantra dell’era 16 bit, lavorando forte su una pixel art fascinosa e attentissima ai dettagli, sfoggiando fondali ottimamente realizzati e dalla profonda parallasse: il tutto, seguendo una direzione artistica originale, che strappa applausi anche solo attraverso un’occhiata sulla pagina Kickstarter del gioco. Se volete contribuire allo sviluppo, sapete dove andare: a 26 giorni dalla fine il progetto è praticamente già finanziato nella versione PC, ma potrebbe interessarvi il raggiungimento degli stretch goal per PlayStation 4 e Wii U.