Timespinner

Quindici giorni ancora e si chiuderà la campagna per il finanziamento su Kickstarter di Timespinner, primo titolo di Bodie Lee, programmatore e designer che ha lasciato il suo lavoro nell’industria videoludica per fondare Lunar Ray Games e dare finalmente vita al suo progetto, in ballo da cinque anni. Con l’aiuto di validi collaboratori punta a finire i lavori entro novembre 2015, data certamente lontana, ma non per questo l’entusiasmo verso il titolo è poco, tutt’altro.

Timespinner - screenshot

Timespinner – screenshot

Timespinner è, sorpresa sorpresa, un Metroidvania, come moltissime altre produzioni in via di finanziamento o già finanziate su Kickstarter. Sarà il prodotto finale a dire se questo sarà un bene o un male, visto che conosciamo la difficoltà di realizzare titoli all’altezza delle loro ispirazioni, ovvero le serie Nintendo e Konami, tramite un level design di qualità; fino ad allora, ci limitiamo a prendere atto di quella che sarà la struttura del gioco. E’ l richiamo ad un altro punto di riferimento del gioco, citato dal suo sviluppatore, che ci intriga maggiormente, e che suscita interesse, quello a Mega Man X, semplicemente uno dei migliori action platform di sempre, grazie al suo sistema di controllo perfetto e ad un gameplay calibrato in maniera eccellente.

Piace, di Timespinner, anche la storia, collegata ad un espediente ludico che rimanda alla mente titoli come Chrono Trigger, nei quali il viaggio nel tempo era un ingrediente essenziale della trama così come del gameplay. Dopo che le navi del pianeta di Lachiem attaccano il suo villaggio, uccidendone gli abitanti, Lunais e sua sorella Selen cercano di utilizzare un misterioso potere per contrastare i loro nemici; Selen viene però uccisa, Lunais risucchiata in un vortice temporale. La ragazza si risveglia con nel cuore l’intenzione di ottenere la sua vendetta, e per farlo dovrà trovare ed uccidere, viaggiando tra varie ere, personalità importanti, in maniera metodica e cinica; un piacevole diversivo rispetto a storie già sentite.

A dipingere le schermate del gioco, uno stile bidimensionale che richiama la gloriosa epoca 16 bit, tutta sprite e fondali dai molteplici livelli di parallasse, che restituirà su PC e PlayStation 4 (per ora, visto che ci si sta avvicinando allo stretch goal per PS Vita) un’esperienza visiva classica e ricca di dettaglio.