La settimana che si appresta a concludersi ha visto l’accadimento di due eventi certamente diversi nelle dinamiche e nelle motivazioni, ma che non possono non suscitare qualche domanda sullo stato dell’industria videoludica. “Tutto è a posto”, “le cose vanno alla grandissima”, “quello dei videogiochi è l’unico mercato che tira ancora”; affermazioni più volte sentite, ma non pienamente condivisibili. Forse è ancora vero, forse no, di certo ci sono molti elementi che dicono il contrario: non che ci si trovi di fronte ad un settore prossimo al collasso, ma che ci siano certe criticità al suo interno.
Apparentemente l’abbandono di Blizzard da parte di Rob Pardo non c’entra niente con queste premesse, ed è del tutto plausibile che Pardo, una figura importantissima all’interno della storica compagnia statunitense, nella quale ha militato per diciassette anni, sia andato alla ricerca di nuovi stimoli, abbia deciso di dare una ...
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