Che il videogioco sia un mezzo ottimo per raccontare, magari in chiave particolare, esperienze particolari, momenti intensi della propria vita, stati emotivi dovuti ad accadimenti precisi, è cosa nota, e non ci metteremo ora a ritirare fuori la storia di come siano nate saghe come Final Fantasy o The Legend of Zelda. Nel suo piccolo anche Adam Orth, con la collaborazione di Omar Aziz, sta cercando di fare di un evento a lui capitatogli un gioco, molto intimo, essenziale, ma non per questo poco coinvolgente, perché la nostra prova in occasione dell’E3 ci ha davvero catturato.

Adrift - screenshot

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Andiamo per ordine: se al nome di Adam Orth vi si è accesa in testa una lampadina, avete fatto bingo. Orth, che al tempo lavorava in Microsoft, fu uno dei pochi a sostenere la politica dell’always online, poi abbandonata, relativa a Xbox One. Lo fece certamente in maniera maldestra, sicuramente adducendo argomentazioni facilmente contestabili (“chi non ha una connessione veloce...