Normalmente i report vengono pubblicati durante l’ultimo weekend del mese in questione, ma siamo già a maggio e questo è il report di aprile. Siamo in ritardo, è vero, ma abbiamo una giustificazione, anzi, due: il Premio AV Svilupparty. Il mese di aprile, in Archivio, si trascorre leggendo tesi su tesi. Il Premio AV si rivolge a tutti quegli studenti universitari che hanno realizzato una tesi sul videogioco e l’obiettivo è proprio quello di premiare, e incentivare per quanto possibile, la ricerca in ambito videoludico. Gli elaborati provengono da tutta Italia e testimoniano che all’Università di videogiochi si parla: le decine di tesi giunte in Archivio raccontano questo fermento e la full immersion della lettura, cui siamo sottoposti, comporta uno stravolgimento costante della scaletta. Il vincitore dell’edizione 2014 del Premio AV, tra l’altro, verrà incoronato durante il weekend di Svilupparty (9-10-11 maggio), e qui arriviamo alla seconda causa del ritardo.

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Per la quarta volta l’Archivio torna a ospitare la festa degli sviluppatori italiani di videogiochi, un evento che negli anni si è consolidato e che porta a Bologna numerosi developer e appassionati. Una festa, appunto, non un convegno ingessato. Un’occasione informale che permette agli sviluppatori di far conoscere il proprio lavoro e confrontarsi con i colleghi e agli appassionati di toccare con mano quello che viene realizzato in Italia. A dire il vero Svilupparty è preceduto venerdì 9 maggio da Svilupparty BETA, un workshop a numero chiuso più classico nella formula, meno negli intenti: fornire ai partecipanti una serie di informazioni pratiche sullo sviluppo. Quest’anno si parlerà di UDK e Unreal Engine vs Unity, Grafica 3D, Oculus Rift & VR, Audio Games, Game Dev italiano e Free-to-Play. Per i semplici curiosi il weekend del sabato e domenica, a ingresso libero, rappresenta l’alternativa meno tecnica e più ludica.

Grezzo2

Ecco spiegate le cause del ritardo. Nel mese di aprile, comunque, l’Archivio non si è concentrato solo su queste due attività. Sono continuate le acquisizioni, in particolare di giochi appartenenti al mondo indie. Una realtà che sa toccare vette surreali e strampalate, come in Goat Simulator, o che sconfina nella provocazione, come nel caso di Grezzo 2. Un FPS che è prima di tutto satira feroce nei confronti della realtà religiosa, politica e televisiva italiana. Proprio dalla realtà il gioco prende volti noti, celebrità o fenomeni della rete e li innesta, come bersagli, in un tessuto videoludico aperto all’errore, all’imperfezione, sul piano visivo quanto su quello del gameplay. Un’esperienza iperviolenta e talmente esagerata da giungere al parossismo. Il gioco non è classificato secondo il sistema PEGI di valutazione dei giochi in base all’età e ai contenuti, ma in Archivio abbiamo ritenuto opportuno renderlo fruibile al solo pubblico adulto. Più “classiche”, dal punto di vista dei contenuti, acquisizioni come Metal Gear Solid V: Ground Zeroes, Castlevania: Lord of Shadows 2 e Final Fantasy X | X-2 HD Remaster. Quest’ultimo, in particolare, è di fatto un restauro in HD dei due celebri RPG Square. Una moda, quella delle riedizioni in HD, che apre interessanti spunti di riflessione sul “restauro” videoludico, il cui obiettivo non è tanto salvare vecchi capolavori che rischiano di andare perduti, quanto piuttosto riportarli a nuova vita colmando quel gap tecnologico ed estetico che spesso rende più problematico fruire dei titoli del passato.

Final Fantasy XI HD

Sempre ad aprile, per concludere, è stato inaugurato il cosiddetto soggettario videoludico, un nuovo strumento a disposizione degli utenti che consente di raffinare la ricerca nel fondo dell’Archivio per temi e contenuti. Il soggettario raccoglie una serie di voci tematiche, 160 termini dalla A alla Z, prelevate dal Soggettario di cinema e precinema (Centro Sperimentale di Cinematografia, 2003) e parzialmente riviste in chiave videoludica. A ogni titolo sono stati affiancati uno o più soggetti, per dare modo agli studenti o anche a chi è estraneo al mondo dei videogiochi di risalire, per esempio, a tutti quei titoli che affrontano temi storici (Prima guerra mondiale, Guerra fredda, Guerra del Vietnam, ecc.), temi sociali (alcolismo, prostituzione, bullismo, ecc.) o che presentano rimandi ad altri media (cinema, fumetto, radio, televisione, ecc.), giusto per fare alcuni esempi. Ma essendo ancora un work in progress, ci torneremo nei prossimi mesi…