EA si mostra in grande forma con alcune conferme e sorprese interessanti…

Alle conferenze di EA ormai siamo abituati. Da quelle parti hanno una certa predilezione verso le casse sparate al massimo ed un certo ritmo nella conduzione, e questo non è affatto un male, soprattutto quando, come in questo evento di inizio E3, si mostrano i muscoli e si ribadisce di essere ancora il primo publisher al mondo.
 
Un inizio con Plants vs Zombies: Garden Warfare è la cosa giusta per rompere il ghiaccio, tra le risatine riguardo i chiari riferimenti al Modern Warfare della rivale storica Activision. E il gioco pare anche godibilissimo, un action in terza persona con elementi di tower defense. Il prosieguo è con Titanfall, visto poco prima da Microsoft e qui presentato con un video da dietro le quinte dello sviluppo che poco aggiunge a quanto già osservato.
 
 
E' dopo che EA si scatena e mostra le frecce al proprio arco. Star Wars Battlefront non esiste ancora, ma basta un teaser per mandare in visibilio i presenti, Need for Speed Rivals torna al vecchio concetto di guardie e ladri, introdotto da Aroon Paul, protagonista di quello che sarà il film ispirato al videogioco, e ci convince per grafica e quantità di adrenalina iniettata nelle nostre vene. Poco ancora, troppo poco, riguardo Dragon Age: Inquisition, del quale vediamo un trailer, ma che forse è ancora molto indietro rispetto a quanto preventivato.
Prevedibilmente, la fase successiva è quella dedicata agli sport, forse la più moscia, nonostante la presentazione del nuovo NBA Live, con Kyrie Irving dei Cleveland Cavaliers a fare da guest star, il nuovo Madden, che festeggia il quarto di secolo, ed un altro trailer di FIFA 14, con mezzo Barcellona che parla di come si fa calcio, anche se probabilmente a Monaco ora ne sanno qualcosa di più. Il botto lo fa Battlefield 4, ed è proprio il caso di dirlo, perché nella demo mostrata, con 64 giocatori a far la loro parte, volano proiettili ed esplodono carri armati, esplosivi antipasti per il coreografico crollo finale di un grattacielo che manda in visibilio i presenti. Il tutto, creato da un motore grafico che anche su console mostra davvero i muscoli.
 
 
I giochi ci sono, la line up è vasta e varia, ma a fine conferenza, si sa, c'è sempre una sorpresa. Una sorpresa relativa, visto che ormai il titolo era quasi confermato, ma che comunque lascia una bel sapore in bocca. DICE risponde ai fan, che lo chiedevano a gran voce, e tira fuori un nuovo Mirror's Edge. Non un seguito del titolo originale, probabilmente un reboot, per quanto possa sembrare strano fare un reboot di un gioco di pochi anni fa che non ha avuto seguiti. Eppure, la nuova avventura di Faith, confermata protagonista, strappa urli di approvazione, mostrando le dinamiche di un gioco sul quale al tempo la critica si divise, ma che seppe farsi amare, e tanto, da chi lo giocò. A quel punto le luci possono spegnersi, gli invitati si alzano, mentre s'iniziano già a tirare le somme dell'evento.
EA rivendica un ruolo di primazia nel mercato, e lo fa portando i suoi titoli, tenendo sempre a sottolinearlo, su PlayStation come Xbox, oltre che su PC, tentando sempre di raggiungere quanti più giocatori è possibile. Inoltre, sa come sfruttare le sue serie, anche troppo, come potrebbe rilevare, con giusto merito, qualche fan di BioWare. E' innegabile però come si tratti della compagnia più al passo con i tempi, estremamente dinamica, che ogni tanto pecca in comunicazione, ma che ancora ha la barra ben dritta, e non è poco, visto il suo gigantismo, in tempi come questi.